Bottarella fra noi

ecco un'intervista di Francesco:
Classe 1982, rappresentante di mobili per la casa, Francesco Botta è uno di quelli, dice lui, che «si spezza ma non si piega». Anche di fronte al sogno sfumato una settimana prima della finale di far proprio il considerevole bottino di 500mila euro in palio in quest'edizione del Grande Fratello.

Come l'hai presa questa eliminazione?
In modo tranquillo, anche se è stata una "finalaccia". Bilancio positivo, anche se non positivissimo, perché non ho vinto.

Hai contestato la nomination che ti è stata fatale, però
Ci può stare, è un gioco, anche se io sono stato quello che ha giocato di meno. Io l'ho vissuta come un'esperienza di vita. Certo, la vittoria era un obiettivo e la cifra in palio grandissima, ma vabbeh... Bisogna nominare, del resto. Mario non so, non ho proprio idea.

Ti sei piaciuto?
Sono orgogliosissimo, mi faccio un sacco de bacetti da solo, perché sono stato sempre me stesso nel bene e nel male. Anche nel frenare la mia passione per Christine. E anche nel restare storto due-tre giorni quando litigavo con lei.

Non mi dire che si può essere se stessi in quelle condizioni, dai
Delle telecamere ti accorgi nei primi giorni. Dopo due settimane, esci fuori tutto quanto.

Hai detto di non esserne innamorato
Quelle sono cose venute fuori dopo i nostri litigi. Innamorato è una cosa che devo sentire di poter dire fuori di lì, non dentro. Lì potevo sentirmi l'uomo più innamorato del mondo ma è fuori, frequentandosi e facendo cose insieme, che si vede... Del resto era lei a dirmi: «A' Frà, non stare a pensare a questo e quello. Viviamo giorno per giorno». Comunque lei lo sa quello che provo. A me non piace farmi bello davanti alle telecamere, anche per lei: sarei stato poco credibile. Tante volte gliel'ho detto sotto le coperte: e lì le telecamere non arrivano. E poi lo sa anche solo guardandomi negli occhi: quelli non mentono.

Cosa mi dici dei quattro rimasti in gara?
Sono contento per quelli che sono rimasti.

Cosa ti rimane di questa esperienza?
Il GF per me è chiuso qui. Si riaprirà il 21 aprile quando riabbraccerò Christine. Sperando di non dovermi mettere l'elmetto quando la incontro.

Non ti penti di nulla?
Ti dico solo questo: io stamattina, quando sono andato al bagno e mi sono guardato allo specchio, mi so' messo la gelatina sui capelli, non mi sono lavato la faccia, capisci? Perché io la faccia non ce l'ho sozza.



Dal punto di vista delle tue ambizioni, intendevo
Proverò quello che mi proporranno, come provo sempre qualsiasi cosa. Non inizierò certo a fare il cantante perché non lo so fare. Volevo solo dimostrare che anche un ragazzetto de Roma, cresciuto secondo le leggi della strada, potesse essere romantico, dolce, uno che ragiona con la propria testa e che ha le palle (chiedi a Lina, per questo). Per il resto, me voglio bene da solo.

di Lorenza Provenzano